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Com’è nato il phon?

Nato nel 1890, il migliore amico dei parrucchieri quest’anno compie 132 anni.

In passato l’asciugatura dei capelli era un procedimento lungo e noioso, tanto da essere usato come scusa per declinare un invito. La rivoluzione arrivò con lo stilista francese Alexander Godefrov che creò il primo prototipo di asciugacapelli. Si indossava una cuffia collegata al tubo del camino della stufa a gas che scaldava la testa. La cuffia aveva una valvola per far uscire il vapore per evitare le bruciature.

Il primo vero asciugacapelli arrivò con Gabgriel Kazanjian nel 1911 composto da un casco costituito da un elemento riscaldante alimentato da energia elettrica che si azionava a mano.

Il primo asciugacapelli portatile nacque nel 1920, ma è bene ricordare che prima del suo arrivo si proponeva anche di utilizzare l’aspirapolvere in modo alternativo. Dato che usciva aria pulita, applicando un tubo allo scarico dell’aspirapolvere, i capelli potevano essere asciugati anche con questa soluzione.

Il cambiamento più importante è stato il passaggio dal metallo alla plastica negli anni Cinquanta. Con il boom economico l’asciugacapelli diventò popolarissimo permettendo la sua evoluzione con l’aggiunta di funzionalità aggiuntive come i comandi per regolare l’aria e la temperatura, ponendo le basi per quello che è oggi il phon.

𝗢𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗲̀: 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗣𝗵𝗼𝗻?

Il vento caldo è diventato ispirazione per il marchio Fon, nato dall’azienda tedesca AEG, che negli anni Trenta asciugacapelli chiamato proprio Foen, diventando così, in Italia e Germania, sinonimo di asciugacapelli.

Fonte: imprenditore della bellezza

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