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La storia della tintura per capelli ha origini molto antiche.

In epoca primitiva le donne si tingevano con la terra d’ocra gialla e rossa, nell’Antico Egitto Cleopatra usava l’hennΓ© e le parrucche nere intrecciate con fili d’oro, mentre in epoca romana le donne avevano giΓ  il loro salone di bellezza in casa.

Il colore piΓΉ richiesto dalle donne romane?

L’azzurro!

Un’abitudine che venne presto sostituita dal biondo, un desiderio nato in seguito alle invasioni dei barbari. Per garantire una migliore schiaritura i capelli venivano trattati con la calce viva mentre per la copertura dei capelli bianchi venivano usate formule di sali di rame, d’argento e piombo.

Nel Rinascimento, in richiamo del famoso rosso di Tiziano, il biondo rame iniziΓ² ad andare molto di moda e per ricreare l’effetto i capelli venivano lavati con la lasciva e asciugati al sole. Per schiarirli invece era molto usata una mistura di grano, bile di bue, radici e noci di zafferano.

Ruolo importante nella storia della tinta Γ¨ quello di EugΓ¨ne Schueller, fondatore di L’OrΓ©al, il quale fu inventore della prima colorazione sintetica del 1907. BisognerΓ  aspettare 40 anni per il primo prodotto casalingo per la colorazione: β€œPoly Color” della Schwarzkopf.

Ben presto la tinta per capelli Γ¨ diventata protagonista della cultura pop, grazie alla massificazione dei prodotti coloranti per saloni e per uso casalingo, arrivando fino ad oggi dove cambiare colore di capelli ha sempre piΓΉ un effetto naturale.

fonte: Imprenditoredellabellezza

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